Scuola Arti e Mestieri “Il paesaggio in trasparenza.
Arte e Botanica nella Casina delle Civette”

la stanza delle civette

La Casina
delle civette

Pianta dell'edificio
e schede dei fiori

Stanze del pian terreno

Stanze del primo piano

La casina delle civette - Villa Torlonia


Gli ambienti del primo piano

Stanza dei Pipistrelli (10)

La Stanza dei Pipistrelli era un tempo la camera da letto del Principe, ricca di elementi simbolici e di uccelli notturni come le civette ed i pipistrelli. Di tutta la decorazione originaria rimane una corona di pipistrelli sul soffitto, dipinto di azzurro scuro a simulare un cielo notturno. Il lampadario in ferro battuto presenta edera intrecciata a foglie sfrangiate con apice acuto che ricordano quelle del papavero. La camera si apre in un ambiente con bow windows, un tempo adibito a piccolo studio, ornato con vetrate con civette nella notte, andate perdute, di cui è rimasto un frammento di prova nella Stanza delle Civette al piano terreno della Casina. Nella stanza sono stati collocati due mobili, un tavolo-consolle ed una consolle con specchiera con decorazioni con edera e lumache. La decorazione, la fattura ed il tipo di legno di questa consolle con specchio, sono simili a quelli della panchetta e degli imbotti nel Salottino dei Satiri. E’ stata qui collocata anche una testata di letto in castagno intagliato con motivi di foglie di lauro/alloro, pertinente alla Casina. In questo ambiente sono esposti vetrate e bozzetti che risalgono ai protagonisti della vetrata dei primi del Novecento: Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi e Vittorio Grassi. Il Grassi (1878-1958), romano, fu incisore attivo presso l’Officina Carte Valori della Banca d’Italia, pittore facente parte del gruppo dei XXV della Campagna Romana, illustratore, grafico pubblicitario e ideatore di numerose vetrate, tra cui quelle per la sala della musica nel villino “La Casa” per il cinquantenario dell’unità d’Italia, evento che lo mise in contatto col Laboratorio Picchiarini. Al centro della sala sono le vetrate per casa Zingone, disegnate da Umberto Bottazzi, i cui bozzetti sono nella Sala da Pranzo al piano terreno della Casina, sulle quali spiccano i seguenti frutti: melagrana, arancia amara, melacotogna e prugna. La chiave interpretativa di questo insieme di frutti potrebbe essere: melagrana = fertilità; arancia amara = castità, purezza; melacotogna = fedeltà matrimoniale (mentre la mela rappresenta la tentazione); prugna = fedeltà. Le altre vetrate sono: “I cigni” di Umberto Bottazzi (1902) e “L’idolo” di Vittorio Grassi (1918). Di Cambellotti sono i bozzetti per le vetrate con gli uccelli della Scala delle Stagioni.

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