Scuola Arti e Mestieri “Il paesaggio in trasparenza.
Arte e Botanica nella Casina delle Civette”

la stanza delle civette

La Casina
delle civette

Pianta dell'edificio
e schede dei fiori

Stanze del pian terreno

Stanze del primo piano

La casina delle civette - Villa Torlonia


Gli ambienti del primo piano

Stanza degli Ospiti (15)

La Stanza degli Ospiti è un ambiente spazioso nel quale sono raccolti vari bozzetti relativi a vetrate eseguite nel Laboratorio Picchiarini, ed una vetrata, realizzata dallo stesso Laboratorio, con disegni stilizzati (1920 c.). Questi bozzetti sono quasi tutti con elementi floreali, molti dei quali risultano stilizzati e semplificati. “Rane e canne” (1907-23) è un bozzetto (china e acquerello su carta) di grande eleganza compositiva e di marcato gusto Liberty, che presenta il motivo della rana racchiuso in un cerchio di ispirazione modernista viennese. Difficile è stabilire il tipo di canna raffigurato, infatti mentre la morfologia è riferibile alla canna degli orti, la presenza della rana rimanda alla cannuccia di palude. Il disegno con vaso e tulipani, vicino all’Art Decó, sembra la rielaborazione, più schematica e rigida, di un bozzetto di Umberto Bottazzi (1916) per il Villino Feltrinelli (vedi Sala da Pranzo al piano terra): nella lunetta è un cesto con fiori, al centro spicca un vaso biansato con i tulipani. Di ispirazione eclettica sono alcuni bozzetti per vetrate con festoni di frutta, fiori e foglie d’acanto. Per un ambiente sacro è il bozzetto per vetrata con agnello mistico nella lunetta e gigli al centro con un cartiglio. Questo bozzetto (china, acquerello e tempera su carta), che era probabilmente parte di un campionario di soggetti ai quali l’acquirente poteva attingere, si ispira ad analoghe composizioni di Paolo Paschetto per le Chiese Valdese e Metodista. I bozzetti, uno con corona di lauro/alloro e nastri (matita inchiostro acquarello su carta) l’altro con corona di lauro/alloro, frutti e nastri (china, acquarello su carta), molto più semplice, documentano come tale tema celebrativo trovasse sempre consensi, infatti il primo risale all’epoca il cui il Laboratorio Picchiarini era a via Pozzo delle Cornacchie, il secondo a quando era a Piazza San Salvatore in Lauro. Curiosa è una collezione di cerchi in vetro, chiusa entro una cornice, unitamente al disegno di riferimento. Ogni cerchio porta un anno diverso. Era infatti costume di Cesare Picchiarini tagliare ogni inizio d’anno un cerchio a mano libera per dimostrare la fermezza della sua mano.

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