Scuola Arti e Mestieri “Il paesaggio in trasparenza.
Arte e Botanica nella Casina delle Civette”

la stanza delle civette

La Casina
delle civette

Pianta dell'edificio
e schede dei fiori

Stanze del pian terreno

Stanze del primo piano

La casina delle civette - Villa Torlonia


La Casina delle Civette e le sue decorazioni floreali: la storia

.... Nel 1919, intanto, sotto la villa fu scoperto un importante cimitero ebraico. Il Principe, uomo solitario, dagli interessi esoterici, rimasto celibe, si ritirò a vivere nella Casina, dove rimase anche quando la villa, nel 1925, divenne residenza di Benito Mussolini. Tale scelta è da imputare non solo al carattere del Principe, ma anche ad un generale atteggiamento di conversione della nobiltà verso gli stili della borghesia. Ai fasti delle grandi dimore avite si sostituiva quello dell’ambiente più intimo e raccolto, a misura degli interessi specifici degli occupanti. Per sottolineare il distacco dal resto della villa, il Principe fece erigere un muretto con inferriata attorno alla sua Casina, inglobandovi una piccola sezione del parco. Mussolini abitò nel Casino Nobile anche dopo la morte del Principe, e vi rimase fino al giugno del 1944 quando la villa fu occupata, non senza danni, dalle truppe anglo-americane. Nel 1948 i Torlonia tornarono in possesso della villa, ma nel 1977 la vendettero al Comune di Roma che, l’anno successivo, l’aprì al pubblico. Fu allora che la villa ed i suoi edifici subirono i danni maggiori per atti di vandalismo e spoliazioni che culminarono, nel 1991, con un incendio alla Casina delle Civette. Nel 1992 iniziava un radicale restauro della Casina, dove furono rimesse in situ le vetrate che precedentemente erano state fortunatamente rimosse. Alcune di quelle mancanti sono state realizzate dallo Studio Vetrate d’Arte Giuliani (scheda 5) che conservava alcuni dei bozzetti originari. Nel 1997 la pubblicazione, da parte del Comune di Roma e per i tipi dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, del bel volume “Il museo della Casina delle Civette”, sanciva l’apertura al pubblico della Casina nel cui interno sono state collocate vetrate e bozzetti per vetrate pertinenti sia alla Casina stessa sia ad altri edifici romani coevi.

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